AHMED L’AMBULANTE (testo di Stefano Benni)
Quaranta notti nel gelo
Sotto un portico deserto
Ho venduto orologi alle stelle
Oh, Aishwa dea della notte
Vieni a coprirmi d'oro
ho braccialetti finti
un anello per ogni mano
ma nessuna moglie
La quarantunesima notte
vennero a portarmi via
pestarono gli orologi
sotto i piedi come conchiglie
Oh, Aishwa dea della notte
Vieni a portarmi a casa
arriverò con la valigia piena
di dolci e cravatte
vedrò il mio villaggio
Così per divertirsi
o perché risposi male
mi ruppero la testa
con un bastone
Oh, Aishwa dea della notte
Venne a liberarmi
le tempie mi baciò
le ferite guarirono
loro non la videro
Non sono morto in un sacco di tela
ma su una grande pila d'ebano
in mezzo alla foresta
e la mia gente ha cantato
per quaranta notti
COME IL VENTO
Alcune notti le stelle sembrano
Affogare nel cielo
E cerco una luce guida
Le tue parole
Da cui non voglio liberarmi
Sento nell’anima:
bisogno di te
Parlami....sussurrami....bisbigliami....
Come il vento....come il vento
Le tue parole sono
Un fiume senza letto
Che dilaga senza tregua
Oltre gli argini della ragione
Le tue parole
Da cui non voglio liberarmi
Sento nell’anima:
soffio di te
Parlami....sussurrami....bisbigliami....
Parlami....sussurrami....bisbigliami....
Come il vento....
Parlami....sussurrami....bisbigliami....ascoltami...
Parlami....sussurrami....bisbigliami.....aiutami
Straziami....Guardami...ascoltami...capiscimi....
LE ANIME BELLE
Le anime belle perse dietro i loro sogni non sanno come va questa vita.
Abituate a combattere contro i mulini a vento riescono sempre ad indignarsi.
Come farebbero senza il nostro sano cinismo?
Chi li difenderebbe da se stessi?
Non sanno che non è più di moda indignarsi?
Non serve a niente cercare di cambiare
Le anime belle sono i volontari
di una guerra che vogliono perdere.
Devi aver pazienza con loro
anche se c’è sempre qualcuno che si ostina a non voler capire.
Come ci diverte vederli sbracciarsi
per denunciare torti o ingiustizie.
Le anime belle sono i volontari
di una guerra che vogliono perdere.
THE PRICE OF EXPERIENCE
When did I begin to fall?
When everything started to seem too much for me?
Maybe it happened when I only felt sate just in the walls of my prison room.
Maybe it happened on those days when a sense of gloom Iocked my heart.
All at once everything seemed to loose its magic and everything was so hard to bear.
Someone said this is the price of experience, but I felt Iike I just had enough.
When did I become another house with no door?
When every distance seemed to break my heart?
When did I realize dejection was imploding in me and all the things we do begun to seem pointless…………
LEI VEDE ROSSO
Lei vede rosso, rosso come il sangue
di un uomo morto in un auto
Lei vede rosso, rosso come il sangue
Versato dal suo amante
Tutti sanno di lei…..
Questo sangue ti ricadrà
Un giorno sulla testa
Ore ed ore a fissare
Quella tua lavatrice
Cade un velo davanti agli occhi
Il tuo mondo diventa completamente rosso
La pazzia cresce nella mente:
nemici dappertutto
Il suo odio cresce piano piano
Avvelena la sua anina
Tutti sanno di lei….
Ora tenta di mordere
La mano che l’ha nutrita
Ore ed ore a fissare
Quella tua lavatrice
Cade un velo davanti agli occhi
Il tuo mondo diventa completamente rosso
CANZONE ALLO SPECCHIO
Vedo la tua immagine come fosse uno specchio
di paure, di gioia, di mia ansia, di tua curiosità
Respiro ancora il tuo profumo sulle lenzuola
Dopo che te ne sei andata
Sai che non c’è niente da dire, perchè il silenzio parla per noi
Ricordo solo che mi sono perso e tu mi hai trovato.
Se ti dico la verità non mi credi
Sei spaventata dall’evidenza
E ridi per negarla
Qualcun’altro ha forse deciso per te
Vedo le tue foto e mi sembrano uno specchio
Te ne sei andata
Ma io sono ancora con te
In fondo sei solo una donna
Con la sua capacità di dimenticare
di voltare pagina come niente fosse
Sai che non c’è niente da dire, perchè il silenzio parla per noi
Ricordo solo che mi sono perso e che tu mi hai trovato.
Vedo la tua immagine allo specchio
paure, gioia, ansia… curiosità.
Respiro ancora il tuo profumo
Sulle lenzuola, quel che resta di te.
Sai che non c’è niente da dire,
oggi il silenzio parla per noi.
Solo…ricordo di essermi perso
E tu mi hai ritrovato.
Se dico la verità non mi credi.
E, spaventata dall’evidenza,
sorridi negandola.
E’ solo questione di pazienza.
Ma io lo so, tu sei una donna
Capace di dimenticare.
Con onestà, da uomo a donna:
Non riesco a ridere di te.
Sai che non c’è niente da dire,
oggi il silenzio parla per noi.
Solo…ricordo di essermi perso
E tu mi hai ritrovato.